ZINCATURA A CALDO

Con zincatura a caldo si intende generalmente l’immersione di manufatti in acciaio in un bagno di zinco fuso tenuto mediamente alla temperatura di 450 °C il che determina la ricopertura dell’acciaio con un sottile e resistente strato di zinco , l’acciaio è ricoperto dallo zinco con uno spessore molto superiore alla zincatura elettrolitica, questo è dovuto al metodo di somministrazione dello strato protettivo. Il processo può essere suddiviso nelle seguenti fasi, separate una dall’altra:

  • sgrassaggio e decapaggio: ottenuti con tensioattiviacido cloridrico;
  • flussaggio: immersione in soluzione di ammonio clorurozinco cloruro;
  • zincatura: immersione, dopo preriscaldamento a 100 °C, in vasca di zinco fuso a 450 °C per il tempo necessario a che l’acciaio raggiunga la stessa temperatura dello zinco;
  • raffreddamento: in aria o in acqua a cui può seguire un trattamento di passivazione.

ZINCATURA ELETTROLITICA

Nel processo della zincatura elettrolitica, il materiale da trattare viene inizialmente sottoposto a una serie di operazioni preliminari che includono: Pre- sgrassamento, Decapaggio e Sgrassamento.

Successivamente, il manufatto così preparato viene immerso in una soluzione elettrolitica che contiene sali di zinco. La terza e ultima fase consiste nella creazione di un passaggio di corrente tra il pezzo e la soluzione, finalizzato a far depositare lo strato di zinco sulla superficie metallica del pezzo. In pratica, la zincatura elettrolitica è un trattamento per immersione in bagni appositamente formulati, nel corso dei quali la deposizione dello zinco sul pezzo avviene per effetto delle corrente elettrica in un elettrolita che favorisce la corretta disposizione, ripartizione ed aspetto estetico degli spessori.

Potrà inoltre essere svolta in diverse modalità o tipologie di impianto:

  • Zincatura elettrolitica a freddo con impianti automatici statici: i pezzi da lavorare vengono agganciati su appositi telai appesi a barre movimentate da carroponte per l’intero ciclo di lavorazione. I telai porteranno la corrente ai pezzi sottoposti al trattamento, che avviene a freddo. Il risultato ottenuto è di alta qualità sia estetica che funzionale, e questa modalità è particolarmente ideale per manufatti di grandi dimensioni, con filettature fini o molto delicati.
  • Zincatura elettrolitica a freddo con impianto rotobarile: in questo caso, i pezzi sono collocati su appositi agganci che permettono il contatto elettrico. Quest’ultimo è caricato all’interno di un barile la cui caratteristica chiave è quella di ruotare sul proprio asse. Va da sé che i pezzi da trattare dovrebbero sempre avere pesi e geometrie adeguati al rotolamento così da garantire un risultato uniforme e impedire la creazione di matasse e rotoli. I principali vantaggi di questa modalità consistono essenzialmente nella riduzione sensibile di manodopera necessaria a caricare singolarmente ogni pezzo da lavorare.

A prescindere dalla modalità con cui avviene, la zincatura elettrolitica deposita una superficie di zinco che sarà variabile a seconda degli specifici requisiti tecnici che il pezzo trattato dovrà soddisfare, generalmente calcolati in funzione della sua tenuta alla corrosione. In ogni caso, il trattamento dovrà sempre garantire la massima uniformità, e dunque la protezione completa del manufatto. Questo processo galvanico è ampiamente utilizzato nel settore meccanico perché facilmente applicabile, completamente sicuro e molto versatile. I pezzi ottenuti tramite zincatura elettrolitica garantiscono inoltre eccellenti prestazioni di tenuta alla corrosione, e pertanto un’ottima performance applicativa. Nonostante il materiale più utilizzato in questa tipologia di trattamento sia l’acciaio, la zincatura elettrolitica può essere eseguita con successo su tutte le leghe ferrose.

SABBIATURA

La sabbiatura è un procedimento meccanico con il quale si erode la parte superficiale di un materiale tramite l’abrasione dovuta a un getto di sabbia e aria. In campo meccanico la sabbiatura è un procedimento intermedio al ciclo di lavorazione del prodotto, solo raramente viene effettuato come operazione finale. Lo strato asportato può essere ossido, vernice, calcificazioni, un rivestimento galvanico o plastico, ecc.  Al termine dell’operazione il materiale sottostante allo strato rimosso risulta completamente scoperto e con rugosità dipendente dalla grandezza della graniglia utilizzata e dalla pressione del getto, ma comunque molto accentuata in confronto ai valori tipici delle lavorazioni meccaniche. La sabbiatura risulta quindi uno dei procedimenti preferiti per preparare il pezzo alla successiva verniciatura o zincatura. La sabbiatura viene effettuata tipicamente su acciaio, ghisa, leghe metalliche in genere, legname, ceramiche, pietre e marmi; sia per impiego industriale meccanico che edilizio.

VERNICIATURA A POLVERE

I pezzi in lavorazione vengono ricoperti di polvere verniciante a base di resine sintetiche (ad esempio le polveri epossidiche), che aderisce per effetto elettrostatico, e poi passati in un forno dove a causa della temperatura la vernice prima fonde e poi polimerizza dando uno strato aderente. La verniciatura a polvere si effettua in impianti attrezzati che prevedono:

  • un nastro trasportatoreaereo a catena dove vengono appesi i pezzi da verniciare, in genere lamiere, tubi, cannelle e profilati.
  • un sistema di lavaggio dei pezzi
  • un fornodi polimerizzazione
  • cabine di applicazione con pistoleelettrostatiche, o triboelettriche.

Come per gli altri tipi di verniciatura, il risultato in termini di aderenza, durata e resistenza alla corrosione è pesantemente influenzato dalla preparazione preverniciatura della superficie. In effetti lo spessore dello strato verniciante ottenibile con questa tecnologia è nettamente superiore a quello ottenibile con vernice liquida (si superano agevolmente i 100 micrometri) e le caratteristiche meccaniche (durezza, elasticità) possono essere molto elevate, tuttavia in mancanza di una adeguata preparazione si verificano facilmente sfogliature, formazione di bolle (per processi osmotici), screpolature. Con la verniciatura a polvere (anche chiamata plastificazione) si possono comunque ottenere ottime prestazioni sia a livello di finitura, anche se la brillantezza non raggiunge quella delle vernici liquide, che di tenuta meccanica.

Le tinte possono essere ottenute con tutte le tonalità di colore ed inoltre, nella gamma internazionale RAL, si possono realizzare tinte metallizzate.

VERNICIATURA A SPRUZZO

La verniciatura a spruzzo è una tecnica di tinteggiatura che permette, con l’aiuto di una opportuna attrezzatura, di verniciare il metallo, senza contatto diretto. La vernice, infatti, fortemente diluita, viene nebulizzata da un getto di aria compressa e spruzzata sul manufatto con aerografi appositi (pistole).